Matera ieri

Il fascino di Matera è legato in primo luogo alle sue origini molto antiche. Sulla Murgia materana sono visibili, ancora oggi, diverse tracce di villaggi trincerati risalenti a circa 10.000 anni fa.
Fu il senatore materano Domenico Ridola ad effettuare i primi importanti ritrovamenti di reperti archeologici del paleolitico, del neolitico e dell’età del bronzo (pietre levigate, ossa lavorate, sepolcreti a cremazione) oggi conservati ed esposti nel museo nazionale archeologico a lui dedicato.
Nel corso dei secoli Matera è stata invasa da numerosi popoli stranieri ( i Goti, i Longobardi, i Saraceni, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi). Ma tra gli eventi più cruenti e sanguinosi della storia cittadina, ancora oggi si narra della ribellione del popolo materano alla tirannia del conte Giancarlo Tramontano, colui che fece costruire il castello a tre torri circolari, tuttora ben visibile, in posizione dominante sulla città.
I Sassi di Matera sono stati da sempre abitati da gente prevalentemente povera e il forte incremento della popolazione che si registrò a partire dal XIX secolo, comportò il drammatico peggioramento delle condizioni di miseria e igenico-sanitarie, tanto che nel 1948 Matera si macchiò dell’appellativo di ‘vergogna d’Italia’. Il libro-denuncia di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli” segnò positivamente il destino della città, poiché attirò per la prima volta l’attenzione del mondo intellettuale e politico su Matera
Fu con questo atto di denuncia che il governo varò la legge De Gasperi del 1952, ordinando lo sfollamento dei due Sassi. Dopo circa un trentennio, fu emanata una seconda legge finalizzata al recupero e alla valorizzazione del paesaggio rupestre. Da allora i Sassi di Matera sono gradualmente tornati a vivere, offrendo oggi al visitatore la possibilità di alloggiare in uno dei tanti hotel e B&B disseminati nei due rioni e di gustare i piatti tipici nei caratteristici ristorantini.
In questo contesto, per meglio apprendere lo stile di vita e lo spirito di sacrificio che hanno contraddistinto gli abitanti dei Sassi, è opportuno visitare gli ambienti della casa-grotta, la tipica abitazione della civiltà contadina, arredata con gli utensili del tempo e abitata fin circa agli anni 60.

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